Assunta Ciotta
Psicologa e Psicoterapeuta
Pisa, centro storico.
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Chi sono
Sono psicologa e psicoterapeuta esercito attività clinica libero professionale da oltre vent’anni e mi occupo delle problematiche di adolescenti e adulti. L'approccio terapeutico che applico è quello della Intensive Short Term Dynamic Psychotherapy - ISTDP - di Habib Davanloo ovvero psicoterapia intensiva dinamica breve.
Attualmente sono giudice onorario esperto presso il Tribunale di Sorveglianza di Firenze.
Ho svolto attività di esperta psicologa presso la Casa Circondariale Don Bosco a Pisa incaricata dal Ministero della Giustizia.
La mia formazione professionale ha avuto inizio con una specializzazione in Psicologia clinica di comunità e Psicoterapia umanistica integrata ed è proseguita già dal 2005 con la formazione pluriennale in Psicoterapia Intensiva Dinamica Breve - ISTDP.
Perchè rivolgersi alla psicoterapia?
La psicoterapia nasce con lo scopo di risolvere specifici problemi personali o relazionali, di liberare le persone da malesseri che generano sofferenza emotiva, o affrontare sintomi specifici come ansia e attacchi di panico. La sofferenza emotiva è invece frequentemente dovuta ad una difficoltà cui non sappiamo dare spiegazione o di cui individuiamo solo cause apparenti. Chi frequentemente pensa
sto male, mi sento sempre insicuro/a, non voglio continuare a sentirmi così
oppure
non riesco a parlare di quello che provo con la mia famiglia né con gli amici più cari, e tutto questo mi fa sentire solo/a
fronteggia una sofferenza intima che finisce per ripercuotersi sulle relazioni interpersonali (famiglia, amici, colleghi di lavoro,...) e sul proprio modo di vivere.
Psicologo o psicoterapeuta?
Psicologo e psicoterapeuta sono due professioni che offrono prestazioni di sostegno e cura con competenze e metodi diversi.
Lo psicologo offre aiuto psicologico attraverso consulenze che mirano a migliorare la capacità delle persone di comprendere se stessi e gli altri e di comportarsi in maniera congrua ed efficace. Può inoltre proporre un percorso di sostegno psicologico nel caso di un disagio o malessere mirato a discriminare la natura del problema.
Lo psicoterapeuta, (psicologo specializzato in psicoterapia), interviene nel caso di sofferenza psico-emotiva legata ad aspetti caratteriali o sintomi specifici, attraverso un trattamento terapeutico volto ad apportare miglioramenti duraturi e a ristabilire la salute psico-emotiva della persona promuovendo modalità emotive, cognitive e relazionali che non ne compromettano più il benessere.
Ogni psicoterapeuta adotta un determinato orientamento o approccio terapeutico, una metodologia di lavoro che ha appreso durante gli anni di formazione professionale e che ritiene valida. Spesso un professionista studia e valuta più di un orientamento prima di trovare quello che reputa più efficace. Tale scelta risulta vincente e in grado di centrare gli obiettivi di aiuto e cura della persona quando si basa sui risultati clinici.
Il metodo di lavoro è l’insieme degli interventi messi in atto nel corso della terapia, ed è realmente efficace quando si basa su uno studio attento del funzionamento interno ed emozionale della persona, ovvero su una raccolta documentata degli interventi adottati dal terapeuta e degli effetti sortiti durante la terapia. La mia ricerca sul metodo di psicoterapia da adottare ha avuto questo obiettivo: trovare un metodo in cui la successione degli interventi non sia individuata a priori in base ai concetti teorici propri dell'orientamento prescelto, ma sia costruita per ciascun caso attraverso l'osservazione di determinati cambiamenti nello stato psicofisico e emotivo della persona durante la seduta in funzione della relazione terapeutica.
Il mio approccio terapeutico: la Psicoterapia Intensiva Dinamica Breve (ISTDP)
L'approccio terapeutico che io ho scelto ed applico durante le sedute è la Psicoterapia Intensiva Dinamica Breve (Intensive Short-term Dynamic Psychotherapy – ISTDP) sviluppata dallo psichiatra e psicanalista Habib Davanloo, Professore Emerito di Psichiatria alla McGill University di Montreal, Canada.
Il valore terapeutico di questo approccio risiede nella sua organizzazione metodologica strutturata, chiara e precisa, imprescindibile -a mio avviso- quando si ha a che fare con emozioni e sentimenti confusi sovrapposti intrecciati e dunque indistinti e sfuggenti in quanto profondi. Il metodo adottato dall'ISTDP consente alla persona che soffre il riconoscimento e l’effettiva esperienza delle emozioni fondamentali.
Come funziona la terapia ISTDP?
Le difficoltà interne che generano sofferenza sono tante, specifiche e soggettive. Le emozioni significative che invece scatenano queste difficoltà sono poche, di un unico colore, tipiche dell’universo di dolore comune a tutti noi. È di queste emozioni nascoste che i terapeuti si occupano, quelle che sfuggono alla consapevolezza ma che lavorano senza sosta in profondità, determinando l’orientamento della lancetta che indica lo stato della nostra salute psichica: benessere / malessere.
La Psicoterapia Intensiva Dinamica Breve - ISTDP offre una chiave di accesso alle emozioni inconsce, intimamente nascoste, non attraverso un processo di investigazione psicanalitica ma grazie ad una loro immediata e diretta esperienza interna. Questa esperienza diretta costituisce il fulcro dell'intero metodo di lavoro della ISTDP .
La ISTDP consente di conoscere le emozioni che causano sofferenza e di sperimentarle intenzionalmente, con consapevolezza. Grazie al coinvolgimento attivo sia del terapeuta che del paziente, il processo di cura consiste nel rintracciare le emozioni nascoste sorte in seguito ad eventi traumatici e che hanno rovinato il legame affettivo con le figure importanti della nostra vita.
La rabbia e il senso di colpa rimangono celate e tenute chiuse da una forza interna chiamata resistenza. L’instancabile e intenso lavoro di coinvolgimento del terapeuta non si basa sull’applicazione di esercizi corporei o prescrizioni di qualche sorta, – inadeguati al raggiungimento di un'autentica consapevolezza e incapaci di sortire un impatto efficace e duraturo sulla psiche-, ma si fonda su un'oculata attività terapeutica diretta a contrastare la resistenza che tiene serrate queste emozioni nocive.
Tutto quanto di traumatico è accaduto e si è sperimentato durante l'infanzia, a livello interno, si ripresenta nel corso della vita, -e quindi da adulto-, sotto forma di sintomi o problemi caratteriali, di disturbi emotivi e di relazione, così come sotto forma di incapacità e bassa autostima, causando problemi nel lavoro o nello studio.
I traumi si innescano da inadeguate o mancate risposte ai bisogni affettivi, per eventi esterni, come lutti, malattia di un genitore, separazioni conflittuali o perdita del lavoro (nel caso abbia una ripercussione significativa sulla vita familiare), o -come è più ampiamente riscontrato- per problemi caratteriali di uno o entrambi i genitori, ad esempio il distacco emotivo nella relazione, la continua conflittualità nel rapporto, etc. Non deve sembrare paradossale che quanto più si nutre amore verso le figure affettive principali tanto maggiore è la possibilità che possa verificarsi un evento traumatico che ne turbi il legame affettivo.
Rabbia e senso di colpa inconscia costituiscono il motore che alimenta malessere e problemi nel corso della vita e se non vengono svelate continuano indisturbate ad apportare disturbi di cui il funzionamento psichico e il corpo si fanno progressivamente carico.
La rabbia che si innesca in seguito ad un trauma e il senso di colpa che ne consegue (ci sentiamo colpevoli per essere arrabbiati verso la figura affettiva primaria) sono emozioni inconsapevoli, che vengono ignorate, in larga parte inconsciamente in parte volutamente. Se da un lato non fa piacere riconoscere emozioni negative e sgradevoli (ci fa sentire “cattivi”), al tempo stesso interviene un preciso meccanismo -inconscio- di funzionamento autolimitante e autopunitivo. La colpa è un sentimento che innesca automaticamente il bisogno di punirsi, in modalità diverse, individuali e personali, attraverso scelte inconsapevoli che spingono a prediligere i sentimenti, i pensieri e i comportamenti che compromettono il benessere nella propria vita. Il bisogno di punirsi è inconsapevole e solo la terapia può svelarlo.
Rabbia inconscia o rabbia consapevole?
Bisogna distinguere tra rabbia inconscia e rabbia conscia. Quando la persona è consapevole di provare rabbia, ad esempio per un torto subito sul lavoro, da un amico o da un familiare, si tratta di una reazione emotiva scaturita da un preciso evento ed, in quanto tale, è transitoria e dunque più facilmente elaborabile. Nei casi in cui invece il risentimento permane e destabilizza la tranquillità interiore, interferisce nelle relazioni interpersonali e gli sforzi compiuti per convincersi che sia tutto “acqua passata” siano vani, la terapia aiuta a svelare le forti emozioni che vi sono ancorate e che sono causa del turbamento persistente.
Ogni volta che una persona, da adulto, acquisisce consapevolezza e rivive in terapia le emozioni inconsce legate ad un evento traumatico originario, ottiene un beneficio immediato e compie un passo avanti verso il ritrovato benessere.
Davanloo ha il merito di aver trovato la strada da percorrere per affrontare il vissuto di colpa e liberare la persona da questa emozione tossica.
Cosa impedisce di conoscere le emozioni seppellite dentro di sé e di renderle consapevoli?
Le difese interne, proprie del nostro carattere, agiscono con lo scopo di impedire alla coscienza di avere accesso ad emozioni sepolte in profondità. Le difese caratteriali sono quegli aspetti della personalità che innalzano barriere con l'esterno intrecciando un complesso sistema di comportamenti che impediscono un’autentica condivisione emotiva con le persone (familiari, amici, colleghi ecc..), provocando allontanamento e distanziamento nelle relazioni interpersonali.
Cosa determinano queste specifiche emozioni dentro di noi e come si manifestano nella quotidianità?
La rabbia e la colpa inconsce modificano la percezione, alcuni aspetti del pensiero e le emozioni; modificano la visione del mondo esterno come il risultato di due “lenti” distorcenti.
La colpa inconscia si basa sul bisogno di essere espiata, per questo genera scelte di autopunizione attraverso pensieri e comportamenti che hanno lo scopo di tenere affettivamente lontane le persone. Esempio ricorrente è la cosiddetta relazione interpersonale “vuota”.
Il dolore che deriva dal senso di colpa per aver provato sentimenti negativi nei confronti di una persona cara è un’emozione forte che in terapia viene rivissuta attraverso una precisa sequenza di interventi terapeutici, che conducono ad un processo di ristrutturazione grazie al quale viene recuperato e liberato il sentimento di amore nei confronti della figura con cui si è verificato il trauma, sbloccando finalmente tutto il distacco, le incomprensioni e conflitti sorti nel tempo.
Il sentimento di colpa, interno e inconscio, blocca ogni sentimento positivo e ostacola tenacemente la creazione di relazioni affettive sane e, nella sua funzione di creare autopunizione, sostiene lo sviluppo di sintomi.
Ognuno di noi ha provato almeno una volta nella vita sentimenti di imbarazzo e difficoltà a manifestare affetti positivi, congrui e adeguati alla situazione, e poi, a posteriori, essersi dispiaciuto di tale incapacità. La distanza -consapevole- tra “aver voluto esprimere” e “non aver fatto come desiderato” trova origine nell’attivazione all’interno di sé, nell’inconscio, di un particolare funzionamento ostacolante, la resistenza alla vicinanza emotiva, attivata prevalentemente da sentimenti positivi.
A chi si rivolge la ISTDP
Agli adolescenti: per affrontare i problemi che bloccano il normale equilibrio nello sviluppo psicoemotivo tipico dell’età, e che si ripercuotono sull’impegno e il rendimento nello studio, (ansia, insicurezza, bassa autostima, chiusura, isolamento). La ISTDP è in grado inoltre di trattare efficacemente tutti i tipi di conflittualità relazionale, sia interna ai rapporti familiari, sia esterna, nei diversi ambiti di vita. Conflittualità che tipicamente si esprime con atteggiamenti di ribellione acritica, oppositivi, provocatori e che può prendere la strada degli abusi di alcol e sostanze psicotrope.
Agli adulti di tutte le età: per il trattamento dei disturbi d’ansia, attacchi di panico, depressione e problemi caratteriali. Per malessere psicologico e disagio emotivo interno a sé, per problematiche specifiche o generali nelle relazioni familiari e con gli altri.
Sei un collega? Cenni di approfondimento sul metodo della psicoterapia ISTDP
La tecnica di psicoterapia ISTDP consente di accedere alle emozioni chiuse nell’inconscio del paziente grazie ad un metodo strutturato di trattamento della resistenza. La particolarità dell’efficacia clinica del metodo ISTDP e la sua valenza innovativa risiedono in questa dotazione di strumenti d'intervento che consentono al terapeuta di affrontare e battere la resistenza che nasconde le emozioni nell’inconscio impedendone ogni accesso consapevole.
Davanloo sostiene che, per consentire al paziente di conoscere e fare esperienza delle sue emozioni profonde, il terapeuta deve abbattere la resistenza che agisce per tenerle ignote. Il terapeuta deve relazionarsi al paziente con empatia e calore, ma con fermezza verso la resistenza, causa di comportamenti inconsapevoli, ignari delle reali emozioni provate, e quindi autosabotanti. Diversamente, il terapeuta, qualora operi con compiacenza verso la resistenza, supporterebbe il suo scopo consentendole di proseguire il blocco delle emozioni e prolungare la sofferenza del paziente. Abbattere la resistenza è necessario affinché il terapeuta, in transfert, riesca a mettere nuovamente il paziente in comunicazione con le sue emozioni profonde. Questo lavoro richiede abilità e precisione, data la sua complessità, che può essere raggiunta solo con una conoscenza approfondita della terapia ISTDP ed una pratica prolungata, in assenza della quale il terapeuta corre il rischio di non aiutare il paziente. Il training specialistico di formazione in ISTDP è per tale motivo accurato al punto che i terapeuti, formati presso l’Istituto Italiano di Studio e Ricerca della Psicoterapia Intensiva Dinamica Breve - ISTDP di Davanloo, hanno affrontato una formazione professionale ulteriore, in close circuit, con sedute supervisionate dal vivo ( alcune in passato dallo stesso Davanloo), ed una formazione pluriennale personale di Mobilizzazione dell’Inconscio alla pari (tra colleghi esperti dell’Istituto Italiano), con supervisione dal vivo a cura dei formatori esperti ISTDP.
Sia che si tratti del lavoro clinico con il paziente, sia che si tratti della formazione personale del terapeuta nel corso della Mobilizzazione, l’enfasi è posta costantemente sulla effettiva esperienza interna di emozioni attivate nella continua interazione con il terapeuta in transfert che a sua volta ne ha un feedback da determinati aspetti somatici che ne sono lo specchio.
L’efficacia di una terapia è in funzione dell’affettività e la ISTDP è una terapia di grande impatto emotivo.